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mercoledì 22 marzo 2023

Screams From The List #114 - Association P.C. – Sun Rotation (1972)


Quartetto misto olandese-tedesco dedito ad una free-fusion in stile scatenatevi bestie, improntato ad una selvaggia ostentazione di qualità tecniche, ma con il classico, irresistibile sound polveroso tipico di queste produzioni. Scaletta divisa fra sinuosi temi composti ed improvvisazioni belluine, in cui spicca soprattutto il batterista Courbois (le cui iniziali danno il nome al gruppo), un tornado alla Cobham. Poco altro da dire, se non che; non sono passati alla storia e forse un motivo ci sarà, ma un gradevole ascolto o due ci stanno alla grande.

sabato 23 luglio 2022

Screams From The List #109 - Companyia Elèctrica Dharma – Diumenge (1975)


In effetti mancava un nome spagnolo nella List, oppure non ne ho memoria. Ad essere precisi, catalano in questo caso, trattandosi dei barcellonesi CED, un combo a conduzione strettamente familiare (3 fratelli su 5 nella line-up originale) tutt'ora attivo ai giorni nostri (l'ultimo disco è del 2019). Il loro esordio Diumenge annoverava un jazz-rock strumentale pirotecnico, ad alto tasso tecnico, con qualche puntina prog e folk sparse, più che altro per abbellimento e/o introduzioni. Riferimento principale sicuramente Mahavishnu Orchestra, con le dovute proporzioni: ritmica vertiginosa con batterista in evidenza, piano elettrico liquido, sax soprano guastatore, chitarra affilata ed arzigogolata. L'iniziale diffidenza per un disco che comunque non innovava già un bel niente all'epoca si fa tranquillamente da parte man mano che l'ascolto procede, vista l'estrema gradevolezza delle architettura e della registrazione. Con perizia, i Perigeo della Catalogna.

martedì 18 maggio 2010

5ive Style - 5ive Style (1995)

Piccola esposizione per questo estemporaneo trio che debuttò nel 95 su Sub Pop, grazie alla presenza del batterista dei Tortoise Herndon. Fecero anche un tour insieme alla ben più famosa tartaruga, ma non mi si venga a parlare di post-rock, col quale i 5S non c'entravano proprio niente. Ciò che il trio confezionava a regola d'arte era un funk gradevole e secco quanto basta per farsi apprezzare dal pubblico alternative, che traeva le proprie origini neanche dalla wave dei Gang Of Four o simili, ma addirittura da quel tipico sound '70 che tanto ci è familiare per la celeberrima siglia di Starsky & Hutch, purgato di sezioni fiati o pesantezze affini.
In cattedra il chitarrista Dolan, pungente e scorrevole; appare lui l'ispiratore dei 10 pezzi, anche se ovviamente nulla sarebbe stato senza la sincopata sezione ritmica di Herndon e Bach. Da rimarcare anche gli interventi dell'elemento aggiunto Jacobsen (Lonesome Organist), ad ingrassare in quà e in là con le stratificazioni d'organo, quasi di rigore per l'occasione.
Un ascolto disimpegnato e freschissimo, che piace anche per la tecnica esecutiva notevole.

(originalmente pubblicato il 10/03/09)

martedì 4 maggio 2010

Jaco Pastorius - The birthday concert (1981)

Nonostante non sia mai stato un grande masticatore di fusion, rimasi folgorato al mio primo impatto con Pastorius, vedendo il Live al Montreaux Jazz Festival del 1982. Ovviamente avevo scoperto l'acqua calda, e dovevo correre a documentarmi il più possibile sul compianto. Trattasi questa di vera e propria festa di compleanno, con tanto di big bang fino a raggiungere una ventina di elementi, con spiegamento di fiati imponente. Forse anche troppo.
La forza nuda e cruda del sestetto che affronterà pochi mesi dopo il live di Montreaux sarà ben altra cosa di fronte a questo brass-sound ultra-inflazionato. Sia ben chiaro che i virtuosismi del leader, di Erskine, di Molineaux, i soli di Mintzer e Brecker, sono sempre gran belle cose da sentire. Peccato che venga più o meno tutto sepolto da una valanga di fiati che rendono il concerto più uno spettacolo di varietà che l'esibizione di una band di fuoriclasse.

(originalmente pubblicato il 23/10/08)