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giovedì 15 settembre 2022

Mudhoney – Superfuzz Bigmuff Plus Early Singles (1990)


Sulla scia di un successo generale ormai prossimo all'alluvione, la Sub Pop pensò bene di compilare tutti i formati corti che i Mudhoney avevano pubblicato nel biennio precedente, cioè l'EP Superfuzz Bigmuff ed i vari 7", condivisi e non, per metter fuori un bruciante seguito al primo album omonimo. Il primo pensiero che viene in mente è: Mark Arm seguì il proprio cuore, a fomentare lo split dei grandi Green River, perchè ciò che desiderava era un ritorno primordiale alle forme più urticanti di garage (Stooges 1970 e Blue Cheer 1968) contaminate dal passaggio del punk, grazie al ritrovo con l'ex-compagno Steve Turner e trascinato dalla sezione ritmica Lukin-Peters (quest'ultimo oggetto segreto del desiderio di Kurt Cobain, come emerso poi diversi anni dopo da confidenti del periodo). 

Sul contenuto, poco da dire: anthems trascinanti ed epidermici, con qualche variante interessante in rallentamento, ma col focus sempre sulla foga e sulla compatezza granitica del fuzz, e con un grande Arm sempre in modulazione isterica. Pezzi migliori: Touch Me I'M Sick, In'N'Out Of Grace, You Got It, Hate The Police.

lunedì 9 marzo 2020

Evergreen - Evergreen (1996)

Quanto sia veramente folle Britt Walford l'abbiamo ben scoperto visionando Breadcrumb Trail, il fantasmagorico documentario sugli Slint. Il suo peregrinare senza una meta dopo la fine del gruppo, il suo finire a fare i lavori più disparati, le sue risposte all'intervistatore, tutto fa seriamente dubitare sulla sanità mentale di questo genio non completamente espresso e purtroppo fermo per troppo tempo senza fare musica. Una delle sue rare partecipazioni attive post-Slint fu quella con gli Evergreen, un quartetto concittadino dedito ad una forma evoluta ed intelligente di garage-punk. Certo non tantissima cosa rispetto al passato, ma nel suo genere quest'unico album rilasciato nel 1996 si allinea agli standard più alti del genere. Influenzati principalmente dai Fugazi ma in grado di convincere per la scrittura, gli Evergreen avevano le potenzialità per sfondare ben oltre il Kentucky, con tracce trascinanti ed intelligenti come Solar Song, Whip Cream Bottle, Klark Kent, New York City e Coyote, che hanno anche il merito di malcelare un evidente contributo/deviazione dalla comoda strada maestra, che indovina indovinello, da chi saranno state imbeccate?