venerdì 5 maggio 2023

Locrian – New Catastrophism (2022)


Sette anni per un gruppo prolifico come i Locrian sono stati un eternità, ma era chiaro che dopo un disco impressionistico come Infinite dissolution i chicagoani si sarebbero dovuti confrontare con una sfida importante; progredire sempre più verso una relativa accessibilità oppure fare marcia indietro in direzione delle cruente e melmose sonorità degli inizi? La risposta è rimasta a metà del guado.

New Catastrophism parte con Mortichnia, 10 minuti di oscurità cosmiche affini ai primi Tangerine Dream, e prosegue con un altra ipnosi sulfurea, The Glare is everywhere....L'obiettivo è chiaro; quasi zero dinamiche, tutto dedicato alla scultura drone-doom con micro-variazioni da cogliere per le orecchie più concentrate. Il focus si ottiene finalmente con Incomplete Map Of Void, riuscitissima declinazione del loro verbo più celestiale. Una mesta chitarra acustica introduce la finale Cenotaph to the final glacier, che a poco a poco si dissolve in un pulviscolo scandito da un loop ritmico ad alta velocità, di nuovo memore dei gloriosi corrieri tedeschi sopra citati. Ecco la chiusura del cerchio: New Catastrophism potrebbe essere la loro ripresa a base teutonica, oppure un episodio interlocutorio. Intanto però una conferma importante è che non hanno ancora fatto un disco deludente.

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