venerdì 16 marzo 2012

Keiji Haino e Stephen O'Malley - Live in Teatro Rasi, Ravenna 15-03


Spettacolo di ultra-cult per la prima serata del Transmissions a cura del Bronson, che con O'Malley direttore riesce a portare in quel di Ravenna nientemeno che il classe 1952 Keiji Haino.
Il palco è quello discreto del piccolo teatro Rasi in centro, spettatori circa 200, per una serata adatta ai fortissimi di cuore e dalle orecchie ben allenate e resistenti.
Apre il direttore stesso, immerso nel buio più totale per una mezz'oretta circa di scudisciate ultra-doom annegate nel feedback. Non che sinceramente mi aspettassi molto altro da colui che si è fatto conoscere come metà di Sunn O))), ma in cuor mio un pochettino ci speravo. D'altra parte le formazioni in cui lo preferisco sono Aethenor e Khanate, quindi....
Comunque, l'attrattiva principale era senza alcun dubbio KH, ed è stato un vero spettacolo di arte incontaminata e incompromissoria. Considerando l'età, sembra veramente un miracolo della natura vedere questo folletto magrissimo dalla lunga chioma canuta ed immancabili occhiali scuri agitarsi a scatti da un lato all'altro in preda a chissà quali demoni, tirare fuori una voce così irruente e delirante senza fare una piega, ma soprattutto sfoderare una performance intensissima di (credo) 1 ora e un quarto senza fermarsi un-attimo-uno.
E' l'eclettismo micidiale del nostro che rende lo show unico ed irripetibile. L'attrezzatura: a tracolla una SG rossa fiammante, quattro aste con relativi microfoni, a terra pedaleria mista. Potrei sintetizzare il set in qualche capitolo: 1) fase iniziale a sedere, psichedelia astratta a base di armonici e slappate acide, vocals urticanti 2) fase power-electronics di rumore bianco puro, si alza in piedi definitivamente, devastante è dire nulla 3) fase paradisiaca per voce estasiata e morbidi accordi 4) fase pseudo-jazz-cubista per accordi imprendibili, direi la migliore in assoluto 5) fase distortissima in loop, per amplificatori riuniti 6) fase di delirio vocale in loop, la più spostata 7) breve chiusura celestiale, il bagno purificatore mentre le orecchie fischiano inesorabilmente.
Ma il mio è solo un tentativo sterile per poterlo descrivere. Che piaccia o meno, KH resta un personaggio unico al mondo.

4 commenti:

  1. ieri non c'era anche la performance di Rudolf Eb.er?
    da quel che ho letto prometteva deliri da manicomio...

    RispondiElimina
  2. C'erano tali Runzelstirn & Gurgelstock (dico tali perchè non li conosco), ma in un altra location, all'Ardis Hall.

    RispondiElimina
  3. Grazie carissimo, direi che sono quasi pronto per ripartire a scrivere qualcosa. Vecchio stile per roba nuova, è il vero segreto per ascoltare bene i dischi.

    RispondiElimina