
Anzichè forme di gioia, in questo albo vengono materializzate figure spettrali ed allucinanti, in un drumless space polverizzato e frammentato oltre misura. Non saprei se definire calma piatta o post-nucleare, questo raggelante mantra che i due si ostinano a stendere all'infinito. Certi momenti ricordano le stasi più rilasciate dei Supreme Dicks, ma in sostanza questi drones sono tavolozze sbandate in cui Lui getta schizzi atonali di chitarre e Lei vocalizza in modo etereo ed altrettando dissonante.
Da Premio Coraggio.
(originalmente pubblicato il 18/10/09)
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