giovedì 1 gennaio 2015

Screams From The List 1 - Gong - Camembert Electrique (1971)

Giunto ormai ad un buon punto nell'ispezione analitica della NWW List, e ringraziando l'amico Vlad per avermi inconsciamente spinto in questo enorme cunicolo in cui mai mi sarei avventurato di mia spontanea iniziativa, mi sento di asserire che alcuni capolavori che non conoscevo valgono ampiamente l'avventura. A parte i capitoli da ascoltare, ho scovato dentro di essa tante perle di sperimentazione da parte di pionieri e/o folli oscurissimi che devono essere approfondite con estrema attenzione. Mi limiterò pertanto a citare quelli che secondo me sono da ascoltare subito o da ascoltare assolutamente.
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Poco considerato rispetto alla trilogia susseguente che ha scolpito il mito freak dei Gong, Camembert Electrique in realtà ebbe il grande pregio di aprire una breccia, ovvero di fondere la psichedelia con le angolazioni più secche del prog e di alternare spassose gag a scenari galattici. Canterbury era già abbondantemente alle spalle, e le scimmie ancora lontane.
Il tutto senza neanche una minima traccia di blues. I presupposti per realizzare un capolavoro fuori dagli schemi c'erano in partenza: la perfetta condizione di Allen, ormai apolide senza speranza e con la stoffa dell'hippy genio pazzoide ormai dotato di una certa esperienza e chitarrista fuori dalle righe, la formazione che vanta una sezione ritmica formidabile ed un arguto fiatista francese.
Le convulse e deliranti You can't kill me, Dynamite, Mister Long Shank  mandano in orbita e gloria il disco, con la follia geometrica delle composizioni e gli incastri senza sosta (molto influenti su Zoogs Rift, mi verrebbe da dire). Momenti magici però anche quando il gruppo allenta le briglie per rilassarsi e rivolgere lo sguardo ad orizzonti più distesi ed aperti, con Tropical Fish, I am your fantasy e Fohat digs holes in space
Un meltin pot da favola; Allen compone e sparge paranormalità in lungo ed in largo, ma la coesione e l'eclettismo del gruppo fu fondamentale per la riuscita finale.


3 commenti:

  1. Ci crederai o no, l'avevo quasi programmato per Capodanno ... poi c'ho ripensato ... avevo inventato pure una sigla: WBC, ovvero Webbaticy charts ... Camembert electrique WBC4/1971, al quarto posto nel 1971 ...

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  2. Dimenticavo: anche la fotografia interna al disco è memorabile.

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  3. Ti ho bruciato sul tempo, quindi? Beh ti avevo quasi anticipato l'idea, poteva anche starci.

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