Sulla scia del rivelatore Strict, gli O-Type hanno proseguito un'intensa attività nei primi anni zero. Al fianco degli inseparabili Anderson e Sophiea, il contributo sparso dei due batteristi storici degli MX e in Medication di un altro chitarrista, Hrabetin.
Fra questi due lavori, editi dalla sempre ottima Family Vineyard, non c'è una grossa differenza a livello concettuale: sono fatti di ambientazioni fosche, presagi apocalittici, atonalità, scompigli sulfurei. I ritmi entrano raramente in gioco, le pochissime parvenze di melodia le fornisce di tanto in tanto Anderson quando si ferma a riflettere. Il sospetto che sia impro pura è molto forte e fondato.
Un suono illogico, privo di fondamento, che galleggia incostante e nomade. Per pochi intimi, pertanto, e neppure per chi ha amato gli MX-80; lasciarsi abbandonare a queste sculture non è cosa facile, ma chi ha le orecchie ben ricettive ha da goderne.
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