Certo, è inutile dilungarsi ma quanta forza sprigiona ancora Yeti? Questi folli crucchi erano consapevoli che a distanza di oltre 40 anni questo doppo avrebbe avuto un effetto così devastante?
A differenza del precedente, pur fondamentale Phallus Dei, c'è
meno magniloquenza e più propulsione animalesca. Le chitarre incendiano
l'aria, la sezione ritmica è martellante: le altelene
acustico-elettriche da capogiro, le pause mistiche mordono il
freno e allentano la tensione opportunamente, nei momenti giusti.
Giurerei che la struttura fu studiata a puntino, anche se si direbbe un
disco più di pancia che di cervello; al punto che il secondo disco,
costituito da improvvisazioni, si fa apprezzare per le sonorità ma è
leggermente inferiore al primo. Potrei aver scritto un'eresia?
Heavy metal mistico, hard wagneriano, stoner ante litteram, doom ante litteram, psichedelia pesante...si potrebbero affibbiare chissà quante inutili etichette.
RispondiEliminaun grande, proprio nel senso di voluminoso, album senza dubbio.