martedì 4 agosto 2020

Arab Strap - Archive 2020

22 anni fa avevo 22 anni e scoprivo, grazie ad un'ascolto strappato dal Pig, gli Arab Strap con Philophobia. Da quel momento per me fu istantaneo amore assoluto per il duo scozzese, ed ovviamente ne seguii le mosse con puntualità. E' stata la band che ho visto più volte dal vivo, il loro forum online fu il primo a cui mi iscrissi e partecipai. Una decina d'anni fa scrissi una monografia su Sunday Morning mettendo a fuoco tutta la mia passione verso il loro catalogo, e rileggendola ora sto realizzando che il ricongiungimento degli ultimi anni sia più che giusto, anche se per adesso limitato ai concerti ed alle ristampe. Hanno sempre avuto un certo gusto per le autocelebrazioni, Aidan e Malcolm, e la costrizione casalinga della pandemia li ha in qualche modo guidati a perpetrare un ripescaggio di cui si ventilava da anni; l'Arab Strap Archive, materializzatosi su Bandcamp il 1° Maggio scorso.
Si tratta di un pack di 20 titoli in totale, una vera festa per noi feticisti / completisti di A&M. Non tutto è completamente inedito (conoscevamo già Live 7", Quiet Violence, Cunted Circus, Acoustic Request Show, ma è comprensibile l'intenzione di ripromuovere uscite originalmente molto limitate), ma come scritto nelle note, i due hanno sempre pensato che i loro momenti migliori fossero fuori dai soliti studio, e si tratta di una storia degli AS fra i vicoli e le strade rurali.
Voglio quindi dare risalto ad una buona parte di questo archivio e poi prendermi una pausa, in puro AS-style; preannuncio, eseguo, lascio e poi tornerò. Non si sa quando, ma, salvo forze maggiori, tornerò....

1 commento:

  1. Che gruppo! Io li ho visti una volta a Milano, fra pochissimi spettatori. Forse era il Rainbow, vado a memoria ma potrei sbagliarmi. Erano partiti decisamente svogliati, sottotono poi a un certo punto sono praticamente esplosi. Una roba incredibile

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