Non è devastante come DC2, non è incendiario come Singles breaking up, non è cerebrale comeAmerican Don. E allora cos'è What burns never returns?
La chiave di lettura sta in Room temperature suite, secondo me l'apice. Un'intro spiazzante, con Octopus Che che inventa un ritmo tranquillo per i suoi standard, e Williams a far miagolare la chitarra come un gatto impaurito.
Ad eccezione della ferocia di Delivering the Groceries at 138 Beats per Minute, egli e Banfield non eccedono mai troppo col pedale del distorsore. Altri highlights i cicalecci baldanzosi di In the Abscence of Strong Evidence e June is finally here, per un capitolo un po' transitorio per i DC ma sempre ad altissimo tasso di matematicità micidiale.
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