mercoledì 4 ottobre 2017

Locrian ‎– Infinite Dissolution (2015)

Una presenza più fisica, quella dei Locrian attuali. E' chiaro che rispetto ai devastanti esordi siamo di fronte a musiche meno avanguardistiche, il drone-metal che li ha fatti conoscere ha subito un processo di autocombustione e l'acquisto in pianta stabile del batterista Hess ha contribuito in maniera decisa ad un cambio di marcia drastico. Dopo il disco progressive, ecco quello epic-instru; Infinite dissolution gioca le sue carte sugli orizzonti ampissimi, sulle distese panoramiche, sulle alternanze pesantezza/solennità. Nonostante una falsa partenza black-metal, l'opener Arc of extinction, il percorso si snoda in maniera avvincente, fra Explosions In The Sky e Sunn O))), con la voce isterica che di tanto in tanto fa capolino, qualche azzeccatissima divagazione a stemperare la tensione (la sonata per mellotron ed usignoli di KXL II), e la potenza espressiva resa al massimo da una produzione perfetta. I detrattori li spingeranno ancor più giù dalla torre, ma io continuo a pormi la classica domanda: cosa mai avrebbero dovuto fare? Ripetersi all'infinito?

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