Chicagoani, guidati dal batterista Thymme Jones, hanno attraversato 30 anni di sottobosco americano riuscendo a sopravvivere in chissà qual modo, senza mai aderire veramente ad una tendenza ben precisa. Nei primi anni '00 furono ingaggiati dalla Skin Graft, riuscendo quindi a farsi sentire anche dal pubblico del noise-rock. Prima, a metà anni '90, Jones era riuscito a farsi conoscere per via della collaborazione con Gray e O'Rourke sfociata nel progetto Brise Glace. Nulla comunque che avesse molto a che vedere col classico suono dei Cheer-Accident: un bizzarro miscuglio di math-rock e zeuhl-Rio.
Che in quest'ultimo episodio assume spesso sembianze quasi pop, specialmente nell'uso delle voci in una buona parte dei pezzi, in cui sembra che tutto stia svoltando verso un territorio dolciastro e ruffiano, salvo poi essere smentiti da qualche bella aria canterburyana (o nel migliore dei casi, dalle parti di Zoogz Rift). Per poi essere adombrati da un'imponente marzialità Magma-tica, qualche fraseggio frippiano, qualche schitarrata noise di quelle nobili.
Insomma, roba su cui c'è poco da scherzare. Roba in cui questi veterani dalla grande tecnica sguazzano dentro alla grande, e non a caso sono approdati su Cuneiform da pochi anni. Una sorta di premio alla carriera.
Che in quest'ultimo episodio assume spesso sembianze quasi pop, specialmente nell'uso delle voci in una buona parte dei pezzi, in cui sembra che tutto stia svoltando verso un territorio dolciastro e ruffiano, salvo poi essere smentiti da qualche bella aria canterburyana (o nel migliore dei casi, dalle parti di Zoogz Rift). Per poi essere adombrati da un'imponente marzialità Magma-tica, qualche fraseggio frippiano, qualche schitarrata noise di quelle nobili.
Insomma, roba su cui c'è poco da scherzare. Roba in cui questi veterani dalla grande tecnica sguazzano dentro alla grande, e non a caso sono approdati su Cuneiform da pochi anni. Una sorta di premio alla carriera.
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