Viva ancora il Japan, che periodicamente produce qualcosa di geniale come i KG, power-trio autore di una sottospecie di math-rock incidentato. Non so quanta influenza su di loro esercitino i Massacre di Killing Time, il primo pensiero che mi è capitato in testa; al termine del disco però so che da circa 14 anni non capitava di trovarmi di fronte ad una concettualità così Storm & Stressing.
2 lo si ascolta con attenzione, con una consapevolezza: questo è math puro, ma non arrendiamoci subito, cerchiamo di seguirlo un po'. E così si scopre che le strutture sono tutt'altro che intricate, soltanto che c'è sempre qualcosa che non torna. Così tramite un ottimo articolo di Savini su BU scopro una dichiarazione programmatica che vale più di qualsiasi parere;
Abbiamo suonato e registrato ogni strumento separatamente, uno per volta, cercando di enfatizzare i silenzi e la goffaggine dei giunti delle nostre composizioni, il loro difficile arrancare per trovare una forma. In pratica abbiamo cercato di riprodurre, suonando, lo stesso clima di tensione che probabilmente avverte il pubblico ai nostri concerti. Dal vivo utilizziamo anche qualche macchina che crea appositamente degli errori, delle fratture ritmiche, così ogni volta il risultato sarà diverso.
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