giovedì 7 maggio 2015

Oceansize ‎– Self Preserved While The Bodies Float Up (2010)

Snobbati, contestati, a volte persino derisi, gli inglesi Oceansize sono stati uno di quei gruppi che divide nettamente i pareri. Potrebbero esser (stati) il corrispondente britannico dei Mars Volta per smania di eclettismo, col loro agitarsi fra tanti stili diversi ed una perizia tecnica ben superiore alla media.
Dividevano anche gli ascoltatori comuni, fra chi considerava il primo un disco stupefacente e poi li trovava in un declino fino a quest'ultimo che ha preceduto lo scioglimento. Chi si ricorda gli scozzesi Aereogramme avrà trovato più di un punto in comune, grazie alle altalene emotive e agli sbalzi chitarristici da montagne russe.
Forse gli Oceansize si sono affacciati un po' tardi sulla scena, la loro musica avrebbe riscosso più consensi se fossero entrati soltanto un lustro prima. Ciò non toglie che Self preserved celava un sacco di spunti melodici e soluzioni strumentali interessanti, a tenere ben lontana la noia. Avrebbero meritato di più.

Nessun commento:

Posta un commento