venerdì 17 giugno 2022

Shores ‎– Coup De Grace (2010)


Certo, esordire nel 2010 con un album spudoratamente nineties slow-core non ha garantito un gran seguito a questo gruppo del Michigan, peraltro su un etichetta rigorosamente punk. La storia è sempre stata piena di ritardatari storici, di solito per ragioni anagrafiche, e sembra improbabile che questi ragazzi avessero grosse ambizioni se non fare la loro cosa con onestà. Coup De Grace resta e resterà un prodotto per inguaribili nostalgici ed amanti della nicchia, come me. I riferimenti immancabili non sono certo una scoperta incredibile: i Karate del primo (non a caso poi hanno partecipato ad un oscuro tributo), la Bedhead/New Year experience, i Drunk, Bluetile Lounge, e così via, con squisito ed inconfondibile Dna statunitense. Fuori contesto tirare in ballo Codeine, ma i pezzi eccellenti in quella galattica scia ci sono in buona quantità: Engage Pall, Canned Heat, Seeds, Meanwhile, One Palm Sunday. Disco perfetto per una serata invernale in flanella, ma gradevole anche a piedi nudi con una birretta in mano, brindando alla giovinezza andata.

2 commenti:

  1. Another good music month. Ulver & Felt I know but Shores are new to me. Many thanks once again.

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  2. So glad for this. Cheers

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