Per chi conosce gli Arbouretum dal 2011, ovvero da quando guadagnarono la cover di Blow Up col bel The gathering, questo cd-r autoprodotto e distribuito solo ai concerti può sembrare davvero il prodotto di un altra band, per quant'è diverso dal resto del catalogo.
Si tratta di una traccia unica di 45 minuti, del tutto strumentale, o come l'hanno definita loro stessi un flusso di improvvisazioni continuative, in cui emerge un lato psichedelico pressochè inedito per il loro stile. Il loro ruspante dna a stelle e striscie campagnole è sempre in bella mostra nelle fasi più canoniche, senza disdegnare qualche distorsione più affine agli amici Pontiak; attraggono di più le stasi liquide che si intercalano lungo il tragitto (soprattutto quella degli ultimi minuti) e disegnano un sentiero che Heumann non ha mai imboccato.
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