Il basco Mattin è un performer a tutto tondo che basa il suo operato sulla provocazione fine a sè stessa, con risultati rilevanti anche in campo teatrale. Musicalmente invece impersona un pazzo furioso che semina decine e decine di lavori sotto diverse sigle, e com'è ovvio impossibile da seguire; le condivisioni sono fra le più disparate, cito soltanto Drunkdriver, Rocchetti, Malfatti, ma anche svariati performer giapponesi dediti alla onkyo-music moderna con tanto di assurde performances (esempio a caso il disco in cui ci sono due tizi che piangono per un ora).
Billy Bao è il suo gruppo noise-punk, quindi il progetto più musicale del mazzo, potrei dire accessibile, ma è un lampante ossimoro. Dialectics of shit è mezz'ora di pura alienazione e di violenza subdola, che in gran parte sembra un incrocio fra i Flipper e i Throbbing Gristle. I pezzi durano tutti 3 minuti esatti, di conseguenza brutalmente tagliati in un delirio sconclusionato per chitarre grattugiate ed accordate di gran lunga sotto il tradizionale, per voce rabbiosa e ritmi cavernicoli. Roba ben poco digeribile, ma la provocazione funziona.
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