Da strenuo difensore dell'epic-instru, spezzo una lancia in favore dei CBS perchè c'è stato un progresso rispetto all'esordio, il che configura, oltre ad uno stato di forma artistica invidiabile, il posticipo della morte per questo genere che bel bello si avvicina al compimento della maggiore età. Vogliamo negar esso la gioia dei vent'anni? No, non sia mai.
Con Arrivals & Departures i texani raggiungono un notevole climax emotivo e si affrancano dal mogwaianesimo, segno che l'episodio intermedio della realizzazione di una colonna sonora per film muto li ha fatti maturare e portati a creare orizzonti di una bellezza commovente. Per il resto non c'è tanto altro da dire, cambia il genere ma il problema è sempre quello: se un disco punk, metal, reggae o di qualsiasi altro recinto è fatto dannatamente bene, dobbiamo sempre cercare il motivo di fondo per cui è stato realizzato? In barba a qualsiasi ricerca ossessiva dell'originalità, i CBS soddisfano la ricerca del bello e basta.
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