martedì 24 novembre 2015

Flaming Lips ‎– The Terror (2013)

Ovvero il terrore di poter vivere senza amore, come dichiarato da Coyne, che rincarava con siamo persi, sballati, senza speranza, musicalmente parlando. Ed è vero, ma allora che continuino ad esserlo. La seconda giovinezza dei FL, iniziata a mio avviso col bellissimo Embryonic, proseguita con l'ultra ciclopico Strobo Trip, raggiunge un'altra grande tappa con questo desolato, desertico e spaurito The terror.
Non inventeranno nulla, ma la loro impronta è sempre fortissima e stupiscono anche in questa serie. Di sicuro è il loro disco più atmosferico ed oscuro di sempre; perso per strada il batterista, lo hanno rimpiazzato con degli scabri beats meccanici. Le chitarre sono ridotte ad orpello secondario, la protagonista è un elettronica analogica che si adatta alla perfezione a composizioni che di fatto sono puro pop, come nella loro tradizione.
Così la lente audio-sensoriale dei FL riesce a trasmettere perfettamente lo stato d'animo del terrore, ma lo fa con quel suo classico e trasognato modo di fare che li ha resi unici al mondo negli ultimi 30 anni.
Lunga vita.

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