martedì 8 novembre 2016

Egisto Macchi ‎– Il Deserto (1974)

Prezioso recupero ad opera della Cinedelic, etichetta nostrana specializzata in soundtracks, che l'anno scorso ha ristampato in vinile questo lavoro mirabile del maestro maremmano, ormai sempre più giustamente tributato e riscoperto. Come del resto tutta la sua discografia concentrata nei '70, Il Deserto è ad alto tasso avanguardistico ma è sicuramente meno aggressivo e/o ostico di altri che lo hanno preceduto. E' un compromesso miracolosamente bilanciato fra musica sinfonica (con speciale attenzione alle partiture per i fiati), tribalismi, droni siderali di synth, qualche momento di armonie che risolleva dallo stato ansiogeno che regna sovrano (diciamo che nel filmato di riferimento potrebbe essere corrisposto con l'arrivo in un'oasi...). Certo è che, se chiudiamo gli occhi, possiamo immedesimarci brancolare per il Sahara, visualizzare i miraggi, le tempeste e le montagne di sabbia, per poi piombare nel freddo della notte, socializzare con gli indigeni, e quant'altro. Ovviamente imperdibile per i cultori.

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