Prezioso recupero ad opera della Cinedelic, etichetta nostrana specializzata in soundtracks, che l'anno scorso ha ristampato in vinile questo lavoro mirabile del maestro maremmano, ormai sempre più giustamente tributato e riscoperto. Come del resto tutta la sua discografia concentrata nei '70, Il Deserto è ad alto tasso avanguardistico ma è sicuramente meno aggressivo e/o ostico di altri che lo hanno preceduto. E' un compromesso miracolosamente bilanciato fra musica sinfonica (con speciale attenzione alle partiture per i fiati), tribalismi, droni siderali di synth, qualche momento di armonie che risolleva dallo stato ansiogeno che regna sovrano (diciamo che nel filmato di riferimento potrebbe essere corrisposto con l'arrivo in un'oasi...). Certo è che, se chiudiamo gli occhi, possiamo immedesimarci brancolare per il Sahara, visualizzare i miraggi, le tempeste e le montagne di sabbia, per poi piombare nel freddo della notte, socializzare con gli indigeni, e quant'altro. Ovviamente imperdibile per i cultori.
martedì 8 novembre 2016
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