giovedì 24 novembre 2016

Flying Luttenbachers ‎– Gods Of Chaos (1997)

Armato della follia e dell'arroganza (dei del caos era un invocazione o un'autoreferenzialità?) necessarie a lasciare il segno, Weasel Walter ha guidato innumerevoli incarnazioni dei Flying Luttenbachers nell'underground a cavallo di scadenza millennio come Vander guidò i Magma, ovvero da dietro una batteria carismatica ed impetuosa, titanico e tirannico, con un turnover folle davanti a lui. Qui è col chitarrista Falzone ed il bassista Pisarri (cognomi oserei dire in odore di malavita export...), nel secondo su Skin Graft che diede loro più visibilità. Un delirio inarrestabile di noise-jazz-art-space apocalittico e corrosivo, con scorie industriali sparse, il sax incosciente dello stesso Walter che passa da barriti lascivi a starnazzamenti impazziti. E qualche graditissimo tributo a Captain Beefheart, così per spezzare i ritmi folli di un capolavoro classicamente out.

4 commenti:

  1. Grandi! Ma che fine ha fatto Weasel Walter?

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  2. E' un po' che è fermo, sì. Forse non c'è rimasto più nulla da suonare?

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    1. già... peccato però, per me resta tra le migliori cose mai partorite in casa Skin Graft. Mi spiace non aver mai avuto l'occasione di vederlo dal vivo

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  3. Eh, anche a me. Me li persi, ai tempi. Errori di gioventù :-)

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