venerdì 6 luglio 2018

Michael Brook ‎– Cobalt Blue (1992)

Chitarrista canadese che, dopo origini più o meno world, diventò un personaggio tentacolare fra U2, Brian Eno, Sylvian/Fripp, Vedder, una marea di colonne sonore anche piuttosto famose. Uno di quegli artigiani che hanno la fortuna di farsi scoprire e divulgare da artisti famosi, in sostanza.
In completa solitudine, Brook ha pubblicato ben poco: questo Cobalt Blue, edito da 4AD quando era già diventato richiestissimo per la sua infinite guitar, un prototipo in verità non molto rivoluzionario, ma dal suono abbastanza peculiare. La sua musica è una mistura ambient-world-new age, con una leggera vena psichedelica, che sorprendentemente suona ancora fresca (esclusi alcuni timbri di tastiera che sanno molto di '80, per fortuna in netta minoranza), che lascia intravedere delle origini umili e profondamente animate da uno spirito sincero, e non da tappezzeria. Qualche episodio lascia a desiderare, ma nel complesso una più che buona meditazione.

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