venerdì 17 agosto 2018

Banco Del Mutuo Soccorso ‎– Io Sono Nato Libero (1973)

E' stata necessaria la ristampa dell'anno scorso perchè io recuperassi Io sono nato libero, il terzo album del Banco. Nocenzi, intervistato in merito, ha dichiarato di aver avvertito la necessità di ripubblicare il lavoro per via della drammatica attualità delle tematiche, che esprimevano l'urgenza di liberare l'individuo singolo dalle pastoie che il sistema impone per modellare il pensiero collettivo.
Musicalmente, in effetti, si tratta di un lavoro intenso e ben elaborato, personale come tutti i primi dischi dei romani: orchestrato divinamente, dove l'accoppiata Calderoni/D'Angelo (credo la sezione ritmica più forte di tutto l'It-Prog) fa a gara con le tastiere per farsi seguire di più. Più che Non mi rompete, il delicato acustico che si ricorda maggiormente, il disco va in gloria con le lunghe Dopo niente è più lo stesso e Canto nomade per un prigioniero politico, capolavori articolatissimi e pregni di quel senso del tragico/epico che ha reso grande il Banco.

2 commenti:

  1. L'ho amato! Stagione indimenticabile quella del prog italiano

    RispondiElimina
  2. "Canto nomade per un prigioniero politico" è senza dubbio uno dei capolavori assoluti del prog italiano. Da mandare a memoria.

    RispondiElimina