Il disco hard-rock di RH, forte della presenza di pesi massimi come John Paul Jones, David Gilmour, Bill Bruford e Chris Spedding (anche se non in contemporanea). Era il momento di iniziare a riscuotere seriamente: fra una cantata con i Pink Floyd ed una scorrazzata con i Led Zeppelin, lo psycho-minstrel si attaccava alla corrente e tirava fuori dal cilindro una suite rocciosa ed avvincente di 14 minuti, The Game, che da sola vale il prezzo del biglietto, ma non sono da meno i caleidoscopi ribollenti di The spirit lives e Referendum (Legend), la pantomima irresistibile di Grown ups are just silly children. Nella seconda parte torna alle più avvolgenti atmosfere psycho-agresti ed il disco scende inevitabilmente di tono, ma nel complesso resta da podio di una carriera mai abbastanza celebrata. Titanico Harper.
L’uomo che voleva uccidere Björk
19 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento