Una pagina Bandcamp slegata e scollegata dalla home page di Idaho, comparsa senza alcun annuncio nel Marzo dell'anno scorso e bonariamente disconosciuta da Jeff Martin nella message board ufficiale, il quale ha dichiarato di non avere nulla a che fare con ciò ed anticipando una nuova uscita retrospettiva nel corso di quest'anno, dentro al quale sarà contenuto gran parte di quanto deliberatamente rilasciato.
Al netto di questo, una piccola manna per noi amanti terminali della sua musica, un'antologia assortita che copre oltre vent'anni e chi se ne frega se una parte del materiale era già nota. I numerosi inediti, seppur grezzi e sensibilmente carenti di produzione, alimentano il carniere delle perle di questo artista sublime che ha fatto dell'imperfezione e della sensibilità i propri punti di forza. Si parte da un bootleg del 1993 e si arriva alle pagine più recenti, che vertono più che altro sulle colonne sonore per la televisione, un settore in apparenza banale e forzato che però ha saputo coniugare con la sua maestria insuperabile.
Si tratta di 6 titoli, di cui uno è il pregiatissimo Live tedesco del 2002 per cui ho già speso parole di meraviglia e sul quale non ritengo utile dilungarmi.
Su di lui scrissi una monografia una decina d'anni fa.
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