Primitive and deadly ci era piaciuto parecchio, in quanto portatore di qualche variante assoluta nell'Earth-Sound. Dopo un lustro, Full upon... restituisce Dylan Carlson alla sua essenza più asciutta ed essenziale. Soltanto lui, la sua signora alla batteria ed una decina di pezzi di durata variabile, che non sorprendono ma confermano uno stile sempre unico. Dalla mutazione sensitiva che ebbe inizio con The Bees made honey... il corso è rimasto tale e non sbaglia di una virgola: l'arte ed il fulmine del riff rallentato, le suggestioni desertiche, le allucinazioni compatte ed il granito intoccabile. Punto fondamentale e degno di nota, le varianti che possono aprire ulteriori porte verso il futuro: le visioni notturne di Maiden's catafalque, la baldanza di bpm in Exaltation of larks e soprattutto l'anomala Descending Belladonna, che fosse stata un po' meno robusta si direbbe essere estratta dai cassetti più dimenticati dei Codeine.
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