Le due vecchie glorie MX-80 che si riuniscono per un progetto dedito a, loro parole, strumentali di pop-rock melodico con assoli chitarristici ispirati. Parole un po' forti, ma intrise di un evidente senso ironico da parte di gente che, in fondo, può anche permettersi di fare più o meno ciò che pare loro. Ironia che traspare evidente fin dalla cover, un disegno che ritrae un signore molto anziano intento a muoversi con l'ausilio di un deambulatore. Bar Stool Walker appare come un prodotto nato da situazioni di divertissment ma con un senso compiuto ed un respiro fortemente cinematico, spaziando fra shuffle-blues strascicati e contaminati, surf ficcanti, tesi e scuri elettro-rock vagamente carpenteriani (The unsuspected, The bridge), preziose e fragorose reminescenze MX-80 tempi d'oro (Tall boy), splendide e rilassate contemplazioni (The warmth of the sun, Paper Hat) quelle sì, realmente melodiche e gemme di un disco di poche pretese, ma gradevolissimo.
lunedì 26 giugno 2017
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