Uli Trepte era stato il tellurico bassista dei Guru Guru; formatosi in ambito jazz, aveva poi rigettato le sue competenze tecniche in favore di uno stile estremamente fisico. Spacebox fu il suo gruppo all'inizio degli anni '80, col quale rilasciò soltanto due dischi, all'insegna di un delirante free-rock per quartetto comprendente un fiatista in libera uscita, Edgar Hofmann, una chitarra tutto sommato abbastanza allineata e la sezione ritmica arzigogolata del leader e dei due batteristi Schmidt e Beck.
La vocalità beffarda di Trepte e il sax tragicomico sono i tratti più distintivi nell'immediato di un impianto che sembra sgretolarsi in ogni momento, ma sa ri-aggrumarsi in un batter d'occhio. Le esplosioni dei Guru Guru non sono distantissime, ma Spacebox era chiaramente una faccenda tutta sua. Un suono che definirei sardonico-sarcastico, senza compromessi, un caos organizzato ai limiti dello humour più nero. Capolavoro irregolare.
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