domenica 4 giugno 2017

Fermáta ‎– Huascaran (1978)

Irresistibile jazz-funk-rock con una puntina di prog, suonato da un quartetto di assatanati. Sulla carta l'anno di uscita, il 1978, lascerebbe immaginare un ritardo storico non indifferente oppure un involontario allineamento alle tendenze in drastico declino. Nulla di tutto questo, perchè i Fermàta provenivano neanche da Praga, ma addirittura dalla Slovacchia, ai tempi ancora unita alla Repubblica Ceca. Questo basta, secondo me, a giustificare lo scarto temporale.
In realtà con Huascaran erano già al terzo album ed in attività da diversi anni, ed il luogo di provenienza non era propriamente fra i più favorevoli in cui crescere e dettare le proprie idee, salvo starsene in silenzio e far parlare i propri strumenti. Ma se lo si prende a scatola chiusa, Huascaran si direbbe un prodotto proveniente dall'Europa Occidentale; la tecnica sopraffina, il buon gusto delle articolate costruzioni, il perfetto amalgama delle orchestrazioni, lo rendono godibilissimo ed all'altezza di gruppi più quotati della stessa area (Mahavishnu Orchestra il riferimento più visibile). Concept strumentale dedicato alle vittime del terribile terremoto in Perù che nel 1970 fece 80.000 vittime, fra cui anche un manipolo di scalatori loro connazionali che disgraziatamente si trovavano proprio nell'epicentro, la montagna Huascaran.

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