Ovviamente la creatura non faceva parte degli Skaters, però bella l'idea (o l'occasione, dipende) di fare una foto di band con tale gradevole presenza. Se poi si pensa a ciò che facevano gli Skaters, lo fu ancora di più. Come ebbe a scrivere Valerio Mattioli in Noisers, sono stati di gran lunga i più weird, lerci e lo-fi performer della scena noise americana degli anni Zero. Ne ebbi prova ascoltando il suo disco consigliato e ne ho conferma con questo (una C46 in edizione limitata a ben 30 pezzi), citato invece da PS. Davvero poco da dire: 42 minuti di lamenti vocali incrociati, stratificati, allungati, passati sotto una poltiglia di fango sonoro dentro la quale ci vuole non poco per entrare. Nella side B le cose si evolvono grazie a qualche bongo che dà un idea di ritmo ed una maggiore movimentazione, e poi la sorpresa a 2 minuti dalla fine, con un loop di synth che in qualche modo anticipa ciò che James Ferraro porterà alle estreme conseguenze col suo (sopravvalutatissimo a mio avviso) lavoro personale. Una volta ascoltato, MSOMP mi ero promesso che non lo avrei ascoltato più. Ma poi ho capito di non averlo capito, ed allora l'ho rimesso su. E' il gusto dell'orrido, che a volte ci frega.
martedì 9 giugno 2020
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l file che si sta tentando di scaricare non è più disponibile.
RispondiEliminaQuesto potrebbe essere dovuto alle seguenti cause etc etc
Ferraro had a ton of great stuff post-Skaters that sounds almost nothing like his current weird/postmodern r&b thing: http://sebaldsfolly.blogspot.com/
RispondiEliminaLink ripristinato.
RispondiEliminaCiao