mercoledì 20 ottobre 2021

Pierre Henry & Michel Colombier ‎– Les Jerks Électroniques De La Messe Pour Le Temps Présent Et Musiques Concrètes Pour Maurice Béjart (1968)


Antologia sistemata un po' così (come spessissimo è capitato ai grandi maestri dell'avanguardia di oltre mezzo secolo fa) del grande PH. Si potrebbe discutere a lungo di questo argomento e delle scelte dei discografici, ma in fondo parliamo ormai di preistoria e lo storcimento di naso alla lettura delle liner notes passa all'ascolto di una prova monumentale di questo maestro anticipatore. 

La mini-suite di 10 minuti Messe Pour Le Temps Présent fu scritta a 4 mani con Michel Colombier, autorevole compositore e librarysta del tempo (grossomodo una specie di Piero Umiliani d'oltralpe, a leggerne la bio), ed è una deviazione illuminata dal percorso squisitamente avant, grazie all'apporto di una band di session-men che snocciolano una variopinta sarabanda acid-beat-rock in linea con le sonorizzazioni meno ostiche, su di cui PH sembra divertirsi un mondo a lanciare strali e bubboni di audio generators. Laterale, ma significativo e godibile.

Il maestro riprende pieno possesso della situazione nel restante programma del vinile, con una specie di best of degli anni immediatamente precedenti. Ben poco altro da dire in merito, se non ribadire che le sue composizioni estraevano suoni da una miniera inesauribile di idee, di sviluppi atonali che ancora oggi, a mio avviso, incutono un certo timore reverenziale.

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