mercoledì 6 ottobre 2021

Bologna Violenta ‎– Bancarotta Morale (2020)


Svolta essenziale quanto saggia da parte di Manzan che ha rifondato BV accantonando drum machine e chitarrone in favore di un batterista umano (Vagnoni, di tecnica a lui adeguata) e del proprio violino pirotecnico. BV va in acustica, quindi, se ignoriamo il synth-bass che di fatto svolge la funzione di un 4 corde, mantenendo però l'attitudine psicotica, funambolica, ultra-tecnica delle proprie micro-composizioni. Bancarotta Morale è un'altro concept sulla miserabilità umana (come dimenticare Uno Bianca???), ma se non altro offre anche scorci di ravvedimento nel pugno di storie raccontate a corredo dell'iconografia, sempre splendidamente anacronistica. Ne esce una specie di prog-core labirintico ed imprevedibile per la prima metà del disco, mentre l'altra è occupata da una suite di 19 minuti, Fuga, Consapevolezza, Redenzione, che mette da parte le doti strumentistiche per lasciare spazio ad una meditazione a base di organo e synth, un po' classica ed un po' ambient, che curiosamente mi ha ricordato certe pagine più levitanti dei Sensations' Fix. Un esperimento, anche questo, per virare su qualcosa di diverso, ma il forte di BV resta la ricetta unica che Manzan ha creato ed adesso continua a perpetrare con ottimi risultati.

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