Mi ha fatto un certo effetto l'anno scorso, per il 25ennale di Heartworm, notare l'enfasi riservata alla rivalutazione di quello splendido album, al punto di ritrovarsi altissimo in un poll dei migliori dischi irlandesi di tutti i tempi. Che i WB siano stati sottovalutati, maltrattati dalla major di turno, forse inadatti a gestire la pressione, non c'è da discutere. Il loro talento cristallino avrebbe meritato molto di più, in primis la prosecuzione di una carriera troppo poco produttiva. Certo non potevano viaggiare nel tempo, ma se fossero riusciti a resistere qualche anno forse sarebbero riusciti a saltare sul vagone del revival new-wave con agilità, magari ritrovandosi di fianco ai National come esposizione....
Dopo un paio di EP, nel 1992 esordirono lunghi con Submarine. Lo stile adulto e magnetico di Heartworm era ancora di lì a venire, ma già si poteva intuire che c'era del grosso talento al di là delle influenze principali (Velvet Underground e lo shoegaze in primis, ma io scomoderei Pink Floyd e Joy Division senza farmi tanti problemi). Ci sono dei pezzi che hanno proprio le stigmate del carisma e della maestria compositiva (Astronaut Blues, Submarine, Bettyclean, Buffalo, Beatle), ma è un puntiglioso primeggiare di poco su un disco praticamente perfetto nella sua selvatica produzione lo-fi. E' un piccolo capolavoro da recuperare a tutti i costi, a maggior ragione perchè ombreggiato da Heartworm.
Grandissimi!
RispondiEliminaSe Heartworm avesse avuto una produzione in linea con Submarine sarebbe stato l' autentico Classico Che quasi e'
Beh dai sono due dischi abbastanza differenti, Heartworm è stato bene con quella produzione lì. La vediamo diversa, una volta tanto :-)
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