Affascinante debutto di un trio berlinese che indugiava con disinvoltura fra fascinazioni raga, distensioni etniche, danze flautate alla Jethro Tull, sanguigne impennate blues-rock, allucinazioni cosmiche e minuetti prog. Detta così Mythos sembrerebbe un calderone fin troppo eterogeneo, in realtà i tre sapevano destreggiarsi molto bene, grazie ad una produzione illuminata a fuoco (Dieter Dierks, migliaia di registrazioni, una specie di Conny Plank meno famoso) ed una buona dote compositiva. Soprattutto la seconda suite, Encyclopedia Terra, riesce ad eguagliare gli stati lisergici dei primi Ash Ra Tempel con trovate non molto ad effetto, ma efficaci. Un nome minore, ma degno di un recupero.
lunedì 27 dicembre 2021
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I cannot read your language here, but I bought this album in Germany back in the day. It still gets a few spins a year.
RispondiEliminaYou may pick your language by the "translate" function, top-right. Enjoy and keep on with Mythos, very good record.
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