venerdì 17 dicembre 2021

For Against - December (1989)


Due anni dopo il bel debutto di Echelons, il trio del Nebraska rilanciò con la propria formula da brillantissimi ritardatari del post-dark-punk, ma al contempo rinvigorendo ed irrobustendo la  componente spleen-pop-jingle-jangle che, complice il rimpasto di formazione, verrà smascherato definitivamente qualche anno dopo con il bellissimo Aperture. Più che un disco di transizione, quindi, una conferma di abilità compositive (Sabres, Stranded in Greenland, The Last Laugh) e registrazione, eccellente nonostante l'indipendenza della proposta. Peculiare, più che nell'esordio, il percussionismo di Hill, un performer illuminato ed iper-dinamico (avvicinabile veramente a Stewart Copeland), capace di caratterizzare un suono che generalmente non lasciava molto spazio ai batteristi. Il suo abbandono costringerà il gruppo a cambiare stile in maniera drastica, ma la storia dei For Against proseguirà con ottimi risultati anche molti anni dopo, così come tante altre storie di abbandoni dolorosi e non sostituibili con disinvoltura, a condizione di avere una minima scorta di talento.

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