Come espressamente dichiarato, si tratta dell'ultimo disco del Fantasma Randagio. Anthony Saggers, giunto a 33 anni e sistematosi in Turchia dopo aver conosciuto la sua White Rose, è giunto alla conclusione di dover chiudere il glorioso ciclo che l'ha visto pubblicare tante belle perle nel corso di un decennio, per l'appunto, molto vagante. Condivido la sua scelta al 100%, dal momento che la sua torrenziale discografia può ritenersi più che completa. Partito come scultore di suoni e cattedrali imponenti, l'inglese ha via via affinato la sua arte verso un neo-classicismo minimale e sempre più emotivamente pregnante. Purtroppo, aggiungo io, senza guadagnare consensi nè un pubblico consistente.
If I Could Cross The Space To You sembra un titolo programmatico: se potesse arrivare ad un pubblico più vasto, se potesse colmare quella distanza, il buon Anthony meriterebbe un bel po' di plausi. Spero soltanto che non si arrenda e che trovi nuove forme di espressione per la sua grande anima. Non è il suo disco migliore, probabilmente, ma lo consiglierei a qualsiasi neofita disposto a mettere a disposizione delle proprie orecchie l'elegia della lentezza, della quiete e della contemplazione. E citando il mio pezzo preferito del lotto, è suonato quasi come un addio...
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