domenica 5 dicembre 2021

Flying Saucer Attack ‎– Further (1995)


Il secondo album dei FSA, dopo gli sconquassi eterei in feedback di Rural Psychedelia, si propose di mettere un minimo di ordine in un sound caotico ed apparentemente incontrollabile, e gettò la maschera rivelando un songwriting acustico di finissimo cesello; In the light of time, Come And Close My Eyes, For Silence, She is the daylight sono gemme trasognate a base di fingerpicking cristallino e la voce di Pearce echeggiante, in pura trance. Al di sopra di queste tenui architetture, l'eruzione di chitarre laviche e risonanze al di sopra della soglia di controllo continuò ad essere il trademark insostituibile del duo, facendo sì che Further resti un gioiello di stridore e stupore, come quello che instillò all'epoca, al netto della sorpresa del debutto. Dopo oltre un quarto di secolo, conserva ancora tutte le caratteristiche essenziali e non risulta per nulla datato.

2 commenti:

  1. toh, mi collego deciso a controllare se avessi mai postato qualcosa sui FSA ed ecco qua! Grazie mille! ascolterò con curiosità

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  2. Sì, con questo ci sono 3 post su FSA. Li apprezzo molto fin dalla metà dei '90, sono stati molto originali.

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