Piccolo spazio nostalgia per il terzo degli Appleseed Cast. Ne comprai il cd un sabato pomeriggio di primo autunno dal Pig, colpito dal sound che sapeva essere sia fisico che atmosferico, dalle alternanze umorali e dalla sostanziale evocatività. Non ne avevo mai sentito parlare, ma dal Pig accadevano queste cose: metteva un cd nello stereo, sapeva che cosa poteva colpirmi e mi tentava, quasi sadico. Passati vent'anni non lo ritengo un disco imprescindibile, e generalmente i kansasiani sono rimasti un'incompiuta; svezzatisi con l'emo-core e pervenuti ad una formula affascinante di post-indie-rock, pur essendo in possesso di un enorme potenziale non sono mai riusciti ad elaborare un capolavoro definitivo. Ci andarono più vicini nel 2003 con Two Conversations, con cui raggiunsero una maggiore maturità.
Low Level Owl rappresenta al meglio i loro limiti ed i loro pregi: un progetto ambizioso, articolato in due volumi (il secondo uscirà l'anno successivo), una specie di concept in soluzione di continuità infarcito di panorami strumentali a mo' di collegamento fra i pezzi più canonici. Pretenzioso e non sempre riuscito il risultato complessivo, ma questi ultimi erano davvero eccellenti: On reflection, Signal, soprattutto la doppietta Steps and numbers + Sentence, rivelavano uno splendido songwriting e soluzioni strumentali in interscambio perfetto. Me li tengo stretti come ricordo personale, e pazienza per i limiti.
Thanks for this & Laika....good stuff.
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