Dopo la clamorosa collaborazione con gli Zu, Eugene Robinson torna a svernare in Italia, questa volta con un trio all-stars di quelli che sulla carta si direbbero supergruppo: Iriondo, Capovilla e Valente. Ovvero tutti e 4 ragazzi degli anni '90.
L'operazione sa tanto di autoreferenzialità, per non dire di autocelebrazione nostalgica; muscoli in bella vista con una sezione ritmica classicamente yankee-noise, ER che sbraita alla sua maniera, Iriondo lobotomico ed incisivo. In pratica un aggiornamento del suono Touch & Go con la cura professionale delle registrazioni attuali. Concettualmente più o meno quanto pensavo del Teatro Degli Orrori, ma qui la somma delle parti è superiore. Un disco che, per quanto produzione di 4 volponi che sanno bene il fatto loro e che alla fine portano (quasi sempre) a casa il risultato, può intrigare anche gli extra-amanti del settore, per quanto fatto dannatamente bene.
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