sabato 4 febbraio 2017

Zeitkratzer + Keiji Haino ‎– Live At Jahrhunderthalle Bochum (2014)

Questa è la strada giusta per KH, una volta superati i 60 anni, una volta disidratatasi quasi completamente la sua vena creativa: affidarsi ad altri nel compito esclusivo di supportare musicalmente le sue performances vocali. Se poi si tratta di materiali parecchio infiammabili, tanto meglio.
La collaborazione con i Zeitkratzer, ensemble tedesco d'avanguardia la cui espressione ho letto esser definita chamber-noise (!), conta 3 dischi in 8 anni e sembra una delle più incompromissorie della sua intera carriera, al punto che si potrebbe quasi definire la sua naturale propaggine (se vogliamo, anche colta).
Questo live, che ad un orecchio superficiale come il mio si direbbe improvvisato, vede KH intento a dipanare il suo intero spettro vocale coeso in un contesto a dir poco orrorifico, in cui i 10 elementi diretti dal band leader Reinhold Friedl passano da creazioni astratte (Ghosts, Roses) a serrate percussive ai limiti dell'industriale (Smashine, Wet Edge), con i fiati impazziti in grande evidenza. Questa è l'orchestra giusta per KH, ovvero quella che srotola al meglio le partiture dell'assurdo, la violenza psicotica e la follia allucinata più adatte al Nostro, ancor di più oggi, nella presunta età della pensione.

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