domenica 12 febbraio 2017

Idaho ‎– The Broadcast Of Disease (2015)

Per lungo tempo ci avevo sperato, che Martin facesse luce sul decennio buio. Poi, dopo la delusione di You were a dick, il mio interesse per Idaho si è incorniciato alla voce "vecchie glorie che ho ascoltato a ripetizione, basta un ripescaggio ogni qualche anno". Quindi, l'uscita a ciel sereno di questa raccolta è stata un fulmine rivelatorio, non più sospirata ma un ripescaggio che fa giustizia e sostanza.
Il decennio buio va dal 1983, anno in cui Martin andò a Londra a cercare fortuna, al 1993, l'uscita di Year After Year. Interrogato su quanto realizzato in tutto questo tempo, lo stesso ha sempre nicchiato accennando a progetti abortiti e generici insuccessi. Per quale diavolo di motivo nessun discografico si sia preso la briga di pubblicarli, resta un mistero ancor più fitto vista la qualità generale di The Broadcast, una bazza di 19 pezzi che fa godere non poco gli Idaho-heads.
A partire dalla Paralyzed che già conoscevamo, si può udire una progressione ben precisa che segna la crescita di Martin, Berry ed il batterista Smith da un suono un po' arty-80, effervescente e variopinto, verso il sacro slow-core del debutto discografico. Burning my hands, 67 Down, Qurelle, Freeze, Untitled, Lumberjack, Hell's kitchen song, So far Apart sono gli highlights più splendenti che stabiliscono un trampolino rimasto troppo tempo oscurato. 
Il tutto poi tristemente accresciuto dalla notizia della morte di John Berry, avvenuta pochi mesi dopo l'uscita. RIP

2 commenti:

  1. Ciao, quando vado ad aprire il file scaricato unarchiver non lo apre dicendo che il file è incompleto.
    Puoi cortesemente verificare e nel caso provvedere?
    In ogni caso approfitto per ringraziarti per il tuo lavoro di ricerca e per la bella musica che ci proponi.
    angelo

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  2. Ciao Angelo, grazie a te.
    Ho cambiato l'archivio e rifatto l'upload, puoi provare adesso.

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