Una Chan Marshall d'annata ci sta, anche soltanto per contrastare le delusioni che ci ha appioppato nell'ultimo decennio. Nell'inverno del 1997 se ne volò in Australia, fece comunella con White e Turner dei Dirty Three e registrò il suo quarto disco, forse il più classico e malinconico della sua prima fase. E' opinione comune asserire che si tratti del suo apice personale, grazie anche al compassato e scarno accompagnamento dei due sodali, ma soprattutto per alcune tracce memorabili come American Flag, Cross Bones Style, Metal Heart, Colors and the kids, litanie a lume di candela, filastrocche tenui in minore, girovaghi rumori dell'anima. Chan, ti ricordiamo così, da tempo non ti riconosciamo più...
Davide >DeaR< Riccio | Gli Altri
1 giorno fa
It must be the colors
RispondiEliminaAnd the kids
That keep me alive
'Cause the music is boring me to death