mercoledì 5 maggio 2010

Whipping Boy - Heartworm (1995)

Sembravano due band completamente differenti, i WB del debutto Submarine con quelli di Heartworm. Ennesima vittima del major-system discografico, gli irlandesi passarono da un sound grezzo e confuso ad un originalissimo pop dai tratti spesso crooneristici, quasi un punto d'incontro fra Catherine Wheel e i Tindersticks, soprattutto per il canto caldo e profondo di McKee ma anche per gli stranianti impasti fra violino, violoncello e crushing guitars. Aggiungiamo ad esso un songwriting di stampo classico molto ispirato, e quel che ne esce è un autentico gioiello britannico degli anni '90. Specialmente se l'apertura è riservata ad uno stupendo pezzo come Twinkle, accorata dichiarazione d'amore che mixa le caratteristiche più importanti del WB-sound. Un'altra perla come We don't need nobody else guadagnerà dichiarazioni da fan estremo da parte nient'altro che di Lou Reed, che mi sento di sottoscrivere pienamente. Solitamente le partenze sono molto placide, e le esplosioni arrivano col chorus; When we were young un'altro esempio in tal senso. Ma tutto il disco non risente neanche di un attimo di calo d'ispirazione, Tripped, Honeymoon is over, Blinded sono perfetti pezzi pop farciti di malinconia eterea ed energia rabbiosa. La side-b accentua leggermente il lato aggressivo del quartetto, con Users, Fiction, Personality a costruire muraglie chitarristiche imponenti, in cui si nasconde comunque l'animo romantico e raffinatissimo di Page e compagni.
Nè brit-pop, nè shoegazer, i Whipping Boy sono stati una meteora ingiustamente punita dal destino crudele delle leggi di mercato.

(originalmente pubblicato il 17/11/08)

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