Raramente ho riscontrato una tale unanimità di pareri, anche fra fonti piuttosto disparate: The Good Son non è soltanto il capolavoro di Nick Cave, ma di molto altro. A distanza siderale da quando lo ascoltai per l'ultima volta, non posso non allinearmi, se non altro per i miei pezzi preferiti: Sorrow's child e Lament, ballate sinfoniche strappalacrime in apparenza semplici ma frutto di un ispirazione straordinaria. Che altrove non manca di certo, bilanciata a meraviglia fra gli ardori del passato, il croonering di razza che già aveva coniato, il gospel virato in bianco, e perchè no, qualche lontano eco dello Scott Walker degli anni '60, restando in tema di sinfonismi e carisma del grande interprete. E poi come non citare anche The Ship Song, Foi Na Cruz, The Weeping Song. Giù il cappello.
Primal Scream | Come Ahead
2 ore fa
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