Autentiche colonne sonore del girone infernale dei perversi.
Smarcatosi dai Birthday Party, il cavernoso presentò questo feroce biglietto da visita così come se nulla fosse. Un disco difficilmente descrivibile, dagli arrangiamenti atipici per quanto classicamente dannati, dalle licantropie vocali instancabili. Una formazione di originalità stellare lo appoggiava in modo magistrale; da sottolineare la poliedricità di un Adamson, uno dei più grandi bassisti in assoluto della new-wave, la batteria sospesa e il piano lugubre di Harvey, le quasi impercettibili stilettate chitarristiche di Race e Bargeld. Se nel 1983 poteva esistere un concetto definito di croonering, venne letteralmente spazzato via da questo capolavoro di perdizione. Ci sono ben pochi attimi di respiro, fra l'incredibile title-track, le funerarie Saint Huck e the moon is in the gutter. Ma quando la melodia si apre un breve varco, i brividi galleggiano, e poco importa se è una cover (ed originalmente fu una b-side): In the ghetto, con la sua eleganza infinita e le allucinazioni sinfoniche, è soltanto un assaggino della classe che sfoggerà nelle opere successive.
Dopo essere risalito dai gironi.
Smarcatosi dai Birthday Party, il cavernoso presentò questo feroce biglietto da visita così come se nulla fosse. Un disco difficilmente descrivibile, dagli arrangiamenti atipici per quanto classicamente dannati, dalle licantropie vocali instancabili. Una formazione di originalità stellare lo appoggiava in modo magistrale; da sottolineare la poliedricità di un Adamson, uno dei più grandi bassisti in assoluto della new-wave, la batteria sospesa e il piano lugubre di Harvey, le quasi impercettibili stilettate chitarristiche di Race e Bargeld. Se nel 1983 poteva esistere un concetto definito di croonering, venne letteralmente spazzato via da questo capolavoro di perdizione. Ci sono ben pochi attimi di respiro, fra l'incredibile title-track, le funerarie Saint Huck e the moon is in the gutter. Ma quando la melodia si apre un breve varco, i brividi galleggiano, e poco importa se è una cover (ed originalmente fu una b-side): In the ghetto, con la sua eleganza infinita e le allucinazioni sinfoniche, è soltanto un assaggino della classe che sfoggerà nelle opere successive.
Dopo essere risalito dai gironi.
(originalmente pubblicato il 22/12/08)
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