Più che un attestato di stima, il mio rievocare NC comporta un saluto implicito e nostalgico ad un amico che non vedo nè sento da 10 anni. Molto tempo fa, nell'ambito di lunghe discussioni musicali (ha una cultura davvero invidiabile), sbandierava la sua grande passione per NC, soprattutto per i suoi primi dischi solisti. The firstborn is dead è un classicone dell'australiano, intriso di quel croonering minaccioso, di quella formula demoniaca su cui un personaggio relativamente nuovo a metà '80 poteva far leva per diventare un'icona di culto. Figura che poi ha cavalcato con la fortuna che tutti ben conosciamo.
Detto questo, non sono mai stato un suo fan. Ma il mio amico amava (e credo ami ancora) la sua musica con un trasporto emotivo che gli illuminava gli occhi, ed in fondo io ero troppo giovane per cercare di apprezzarla. Oggi forse riesco a coglierne meglio il senso, ma pazienza se non mi appassiona più di tanto. Oggi l'ascolto di NC mi riporta alla mente l'amico con cui magari prima o poi mi reincontrerò, ed in tal caso sarà la colonna sonora giusta.
Nessun commento:
Posta un commento