Massimo relax per questo album del Rogerino maturo, direi al massimo della propria sobrietà e compostezza. Non è un disco per tutti, questo va premesso, non è ricco di colori e stagioni come Voices nè impressionistico e festivaliero come Lost in translation. E' semplicemente una raccolta per solo piano, lento, sgocciolato e compassato nella vena più satieana possibile, con quelle sottile vena autunnale e surrealmente malinconica che costituisce da sempre il suo trademark caratteristico. Per un oretta di contemplazioni asciutte e per sottofondi filosofici.
Primal Scream | Come Ahead
2 ore fa
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