martedì 30 gennaio 2018

Roger Eno ‎– Voices (1985)

Sublime, incantevole piano music nel debutto di Eno jr. Una carriera, la sua, votata in maggior parte a collaborazioni con nomi più o meno illustri. Due anni prima il fratellone Brian lo aveva chiamato a partecipare ad Apollo, per introdurlo alla discografia: evento che non si ripeterà più. Mi interrogherei piuttosto su come non si sia mai materializzata una joint venture col grande Harold Budd, che almeno su Voices sembra essere il nume tutelare principale (si è fatto anche il nome di Satie, ma a mio avviso solo per le strutture compositive più che per le atmosfere). Il pianismo placido di Eno, proveniente direttamente dall'anima, si dipana meravigliosamente attraverso 11 tracce fra l'introspettivo, il melanconico ed il paradisiaco, eseguito su un elettrico sintetizzato coi riverberi incorporati; non mi verrebbe da dire che su un acustico sarebbe venuto meglio, perchè non lo credo, in fondo. Quando c'è un cuore così, il mezzo espressivo è solo un dettaglio.

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