Scrivere qualcosa di capolavori come questi è impresa ardua, perchè me li sento dentro così tanto per averli vissuti in diretta da non saper descrivere le emozioni che sprigionano.
Ma mi sento obbligato a farlo; sono passati 13 anni, M&A fu adorato (a ragione) dalla stampa, ebbe un buon successo, e mi chiedo se fra altri 13 anni sarò ancora qui ad ascoltarlo, se nuovi giovani l'avranno scoperto (l'hanno mai sentito quelli di adesso?), se mi daranno le stesse sensazioni pietre miliari come The cold part, Dark center of the universe, The stars are projectors, Life like weeds, I came as a rat, Tiny cities made of ashes, tanto per indicare le mie preferite. Il discorso è del tutto simile a Perfect from now on dei Built To Spill: M&A è solo da ascoltare.
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