Oggetto misterioso (e forse non tributato come meriterebbe, a mio avviso) dell'avant-rock. Massacre comprendeva un giovane e pirotecnico Laswell, il batterista Maher ed un sornione Frith, abilissimo nel rinnovarsi e smarcarsi dal RIO che l'aveva visto protagonista nella decade appena terminata.
Ne conseguiva una girandola imprendibile di avant-math-rock perfettamente allineato ai tempi: suoni secchi, spigolosi, zigzaganti. La lezione beefheartiana del tempo messa in campo e asservita alla no-wave ultra-tecnicizzata: i brevi ed esaltanti bozzetti (con qualche strappo di funk pallidissimo, grazie soprattutto a Laswell) facevano da cuscinetto in mezzo ad una sarabanda di numeri in maggioranza ombrosi.
Un disco miliare, certamente molto ostico ma fra i colossi del più deviato astrattismo rock.
questi mi mancavano.
RispondiEliminascarico.
obrigado